#113 – Il fornello a gas

Pillole di Bit
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#113 - Il fornello a gas
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Non è bello far esplodere casa perché la fiamma del fornello si è spenta mentre stavate cuocendo la pasta ed eravate distratti. Il salvataggio è tutto merito della termocoppia e della valvola di sicurezza.

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Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 113 e io sono, come sempre, Francesco.

Oggi niente bit e byte, solo qualcosa di molto fisico e molto ustionante.
Avete mai fatto caso che quando accendete il fornello dovete schiacciare verso il basso il pomello e, una volta accesa la fiamma, se lo rilasciate troppo in fretta questa si spegne?
Avete appena visto come funziona il sistema di sicurezza per evitare di far esplodere casa se la fiamma di un fornello si spegne, perché colpita da un forte movimento d’aria o da un liquido, che magari cade dalla pentola sopra al fornello.
Quindi, in parole povere, se non c’è la fiamma il fornello smette di erogare gas.
Ma come fa?
Tutto merito di una valvola e di una termocoppia.
Quando finite di ascoltare il podcast andate in cucina e osservate il fornello a gas.
Se avete quello a induzione o quello elettrico andate a casa di un amico che sarà felice di smontare il fornello per farvi vedere come è fatto.
Forse non troppo felice, magari voi offritegli una birra in cambio.
Già che ci siete ditegli di ascoltare questo podcast, che così raggiunge anche lo scopo di far incontrare la gente.
Ok, è ora di tornare seri.
Il fornello è composto da pochi pezzi.
Togliete la griglia di ferro che vi permette di appoggiare la pentola
Avete davanti il bruciatore rotondo, solitamente nero.
Togliete anche quello
Adesso c’è un pezzo più chiaro, sempre tondo, pieno di scanalature. Anche lui è da togliere
Vi è rimasto un buco con al centro un piccolo foro e due spuntoni sulla sua circonferenza.
Il piccolo foro al centro è l’ugello dal quale esce il gas
I due spuntoni, chiamiamoli così, hanno due funzioni distinte.
Uno di questi due è quello che genera la scintilla per accendere la fiamma. Nei fornelli vecchissimi non c’è.
Questo funziona solo se il fornello è collegato alla rete elettrica di casa.
L’altro è il sensore che ci salva la vita, la termocoppia.
Ci arriviamo tra un attimo.
Il gas arriva al fornello dall’impianto dell’alloggio e si ferma davanti a una serie di valvole, una per ogni fuoco.
Queste valvole sono collegate ai pomelli che regolano la fiamma, più voglio la fiamma forte, più devo aprire la valvola in modo che faccia passare più gas verso l’ugello.
Questa valvola ha due funzioni:
la prima è quella appena vista, regola quanto gas passa per la regolazione della quantità di fiamma.
la seconda invece può aprire o chiudere completamente il passaggio, indipendentemente dalla regolazione di cui prima
Schiacciando il pomello verso il basso si apre questa seconda parte, quindi passa il gas e potete accendere la fiamma.
Togliendo la pressione sul pomello la seconda parte della valvola si chiude e il gas si spegne.
E quindi come devo fare? Posso mica stare con il pomello schiacciato fino a quando la pasta è cotta?
Adesso è il turno della termocoppia.
Questo sensore è prodotto in modo che in punta ci sia un contatto con due materiali diversi.
Se applico una certa temperatura a questo punto, tra i due materiali scorre una piccola corrente e ai capi dei fili della termocoppia c’è una piccola tensione.
Questa tensione è usata per attivare un attuatore che fa la stessa funzione della nostra mano quando schiaccia il pomello per l’accensione: apre la seconda parte della valvola.
Quindi gli eventi in serie sono:
Schiaccio il pomello, apro la valvola e regolo il flusso
Sta uscendo gas, ma non c’è fiamma
Schiaccio il bottone per fare la scintilla. In alcuni fornelli, la scintilla parte mentre tenete schiacciato il pomello
Ho ottenuto il triangolo della combustione: ho l’ossigeno che è il comburente, ho il gas che è il combustibile e ho il calore, che è la scintilla: ottengo che la fiamma si accende
La fiamma è calda, circa 1800°C, visto il suo colore azzurro, con la fiamma accesa la termocoppia si scalda in fretta.
La termocoppia genera quel poco di corrente che serve per far mantenere aperta la valvola.
Tolgo la mano dal pomello e la valvola non si chiuderà
La fiamma resta accesa e scalderà la pentola.
Se nella pentola c’è troppa acqua, questa, bollendo, aumenta di volume e potrebbe tracimare dai bordi
L’acqua potrebbe andare a colpire il bruciatore interrompendo il triangolo del fuoco.
Toglie l’ossigeno perché copre i fori da cui esce la fiamma e abbassa la temperatura.
A questo punto la fiamma si spegne e la temperatura cala
La termocoppia diminuirà la tensione generata e questa variazione porterà la valvola a chiudersi
A questo punto il gas non esce più.
Tutti salvi.
La cosa bella della termocoppia è che non deve essere alimentata, funziona anche se il fornello è staccato dalla corrente elettrica, quindi siamo tutti al sicuro anche se stiamo cucinando la pasta durante un blackout.
Ci ho provato a casa prima di registrare.

Visto che la sicurezza non è mai troppa vi ricordo alcune cose:
il gas è esplosivo, quindi raggiunta una certa concentrazione in una camera, basta una piccola scintilla per innescare una bella esplosione
il gas è inodore, se sentite la caratteristica puzza è perché all’origine viene aggiunto un elemento che genera la puzza, questo per motivi di sicurezza
Giocare con il fuoco può far male, non fate esperimenti o prove per evitare di ustionarvi o, peggio, appiccare il fuoco in casa.
E’ sempre bene tenere un estintore a polvere in casa ed è ancora meglio non cercare di spegnere principi di incendi dalle cassette di derivazione elettrica o dalle pentole piene d’olio con l’acqua.

I contatti
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Il tip

Visto che la puntata non ha bit all’interno, ho pensato che potrebbe essere una puntata di pillole di bit completamente bit free, quindi oggi il tip è musicale.
Se siete un po’ giù di morale e volete davvero ridere di gusto andate su youtube e cercate Nanowar Mastrota, adesso ascoltate tutta la canzone e cercate di resistere.
Non ce la farete e scoppierete a ridere.
C’è anche su Spotify.