#115 – Quando ti “rubano” la mail

Pillole di Bit
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#115 - Quando ti "rubano" la mail
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Non credevo, ma capita a moltissima gente di ricevere mail da mittenti mai conosciuti prima senza capire il perché. Ebbene, c’è un sacco di gente che dà la mail sbagliata e non se ne accorge. Ma questa cosa è pericolosa per l’account di posta elettronica?

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Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 115 e io sono, come sempre, Francesco.

E’ successo a me per anni.
Continuavo a ricevere mail non destinate a me.
Erano mail inviate a un mio omonimo, che faceva l’avvocato.
Ho iniziato a preoccuparmi, a verificare che non avesse fatto accesso con il mio utente, a controllare la sicurezza del mio account gmail, ma nulla sembrava fuori posto.
Con l’occasione ho anche attivato l’autenticazione a due fattori.
Ho fatto un po’ più di attenzione e ho scoperto che la mail era inviata alla mia mail @gmail.com ma senza il punto nello user.
Come vi ho detto qualche puntata fa, Gmail ignora i punti negli utenti di posta, quindi una mail inviata a mario.rossi e una a mariorossi arrivano allo stesso account di posta.
Se avete una mail @gmail.com potete verificare e fare accesso con il vostro utente con qualche punto in più o in meno. Farete accesso sempre alla vostra mail.
Se cercate di registrare una nuova mail su gmail con i punti messi in modo diverso dal vostro account, vi accorgerete che non è possibile registrarlo.
E allora, cosa sta succedendo?
Una cosa molto banale: la persona sta dando in giro la mail sbagliata, convinto che sia quella corretta.
Non gli arriverà nulla in risposta? Non se ne accorge.
In più, purtroppo, molti servizi web permettono la registrazione con la mail, senza fare la procedura di verifica.
Sì, nel 2019 alcuni servizi permettono di registrarti senza verificare che la mail sia effettivamente tua.
Un servizio serio, quando ti chiede la mail per la registrazione, prima di portare a termine la procedura, manda una codice alla mail indicata. Senza quel codice la mail non verrà utilizzata per attivare il servizio.
Invece spesso non è così.
Qualcuno si registra a un servizio, mette la mail sbagliata, inserisce la password e usa il servizio.
Ovviamente per l’utente vero della mail inserita in modo errato non c’è nessun rischio.
Nessuno vi sta rubando soldi dalla carta di credito
Nessuno sta accedendo alla vostra mail
La vera rottura di scatole è la gestione di tutte queste mail non desiderate, spesso sono tante, da fonti diverse Tutta questa roba è noiosa  e fa perdere un sacco di tempo.
Quindi che si può fare?
Le possibilità sono molte.
Una volta mi è arrivata una richiesta di finanziamento sulla mail. Nel corpo della mail c’erano tutti i dati del richiedente, compreso il numero di telefono.
Ho chiamato e ho detto “buongiorno Francesco Tucci, sono Francesco Tucci e lei sta usando la mia mail per errore nella richiesta del suo finanziamento da diecimila euro. Le chiedo la cortesia di verificare la casella di posta e di correggerla”
A parte il divertente caso di omonimia al telefono, la persona ha capito che ha dato un po’ di dati personali a qualcuno che non conosce, sta attento e sistema la cosa.
Per quel che riguarda invece l’altro mio omonimo di Roma, le cose sono state più difficili.
Mi sono arrivate newsletter dell’ordine degli Avvocati di Roma, iscrizioni a corsi, prenotazioni di vacanze, invio di documenti di processi e molto altro.
Ho perso un po’ del mio tempo e l’ho rintracciato, l’ho chiamato nel suo studio e mi ha risposto l’ufficio segreteria che mi ha detto che era impossibile che io ricevessi le sue mail personali e di lavoro.
Ho anche provato a spiegare la questione di Gmail e dei punti, ma senza successo.
Non so perché, ma tutte le volte che ho avuto a che fare con avvocati per lavoro, si sono sempre dimostrati completamente refrattari alla tecnologia.
Ho quindi preso una strada leggermente diversa.
Per fortuna aveva deciso che la sua mail era uguale alla mia, ma senza il punto in mezzo.
Ho fatto un filtro su Gmail e le ho identificate con una etichetta.
Quando mi è arrivata la conferma di prenotazione delle vacanze, ho provveduto a chiamare il villaggio turistico e ho detto loro di avvisare il cliente di verificare la sua mail.
Purtroppo, a rigor di legge, non mi hanno dato il suo numero di telefono.
Avrei potuto fare il cattivo e rispondere una cosa del tipo “guardi, ho cambiato idea e non voglio più venire in vacanza da voi”. Sarebbe stato divertente.
Farlo avvisare dal campeggio non ha sortito effetto, quindi ho modificato il filtro e ho fatto andare direttamente nel cestino tutte le mail inviate a quell’indirizzo.
Ho provato a scrivere all’Ordine degli Avvocati di Roma per aggiornare i loro elenchi togliendo la mia mail. Nessun risultato.
Non sono come Vannini che sarebbe andato direttamente da loro con un’ascia bipenne infuocata, quindi ho lasciato perdere.
Se non conoscete Vannini la cosa è grave, andate a cercare il podcast Dataknightmare, nelle note dell’episodio vi lascio il link.
E quindi come ci si deve comportare in questi casi?

La prima cosa è non farsi prendere dal panico. Nessuno ha violato la mail, se no ve ne sareste accorti, ad esempio dal fatto che non ci entrate più.
Nessuno ci ha rubato i dati della carta di credito, a meno che non l’abbiate fotografata fronte e retro e messa su Internet. No, non fatelo.

Cercare di contattare la persona che si è sbagliata è sintomo di cortesia, ma non sempre funziona o banalmente non è possibile farlo.

La cosa più semplice da fare è ignorare queste mail.
Se il problema è quello dei punti in Gmail si risolve con un semplice filtro, con altri gestori cercate di capire come abbattere queste mail.
Molti servizi permettono il reset della password usando la mail con la quale ci si è registrati. Chiedete il reset password, accedete e chiudete l’account.
La rottura di scatole è solo se qualcuno si è registrato con la vostra mail ad un servizio con un periodo di prova. Se è un servizio che vi interesserà in un futuro, il periodo di prova è già stato bruciato.
Se siete stati iscritti a qualche newsletter potete provare a disiscrivervi.
Una volta fatto inviate una segnalazione al Garante Privacy. Iscriversi a una newsletter senza la conferma che si è il vero proprietario della mail è una procedura vietata dalla legge.

A volte capitano anche le cose belle, a me una volta è arrivato un rimborso da un sito di E-commerce su paypal, sicuramente di una persona che ha dato la mail sbagliata.
Un po’ come quando capita che ricarichi il numero di cellulare di una persona che differisce dal tuo numero di una sola cifra.
In ogni caso, dopo 5 giorni di calvario sono riuscito a restituirli.
Senza ricevere un ringraziamento.


I contatti
Vi ricordo, come sempre, che trovate tutte le informazioni e i contatti relativi a questo podcast sul sito www.pilloledib.it, trovate le note dell’episodio e l’intero l’intero script della puntata, con tutto quello che ho detto e link utili dei quali ho parlato.
Potete contattarmi in un sacco di modi diversi:
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Tutti i link, inutili detti qui a voce, sono sul sito, nella colonna laterale.

Ringrazio tantissimo chi sta partecipando, chi ha partecipato e chi parteciperà.
Questa settimana non ho spedito adesivi, è bene che me ne chiediate qualcuno durante questi mesi estivi, eh!

Ho altri due podcast, uno molto più nerd: geekcookies, lo trovate sul www. geekcooki. es 
L’altro non è tecnologico, parla di Torino, la città dove vivo da sempre. 
Lo trovate sul sito www punto iltucci punto com barra a torino tutto attaccato.

Ho deciso che dalla prossima stagione farò le dirette. Queste saranno la domenica sera alle 21:30, al termine della puntata ci sarà un po’ di tempo per fare domande inerenti agli argomenti della puntata stessa.
In caso di problemi che determinino l’annullamento della diretta lo comunicherò sia su Discord che su Telegram.
In queste settimane sono stato un po’ discontinuo e me ne scuso, ma da settembre le cose saranno un po’ più lineari e soprattutto puntuali.
Le dirette saranno sulla chat Discord e quando qualcuno si abbonerà a Patreon al livello da 5$ al mese, queste diventeranno esclusive per gli abbonati.

Il tip
una delle funzioni più belle di ogni sistema informatico è la clipboard, quello spazio di memoria che si riempie usando i tasti Ctrl+C o facendo copia dal menu contesuale.
Una volta fatto, con Ctrl+V o con incolla, quello che è stato copiato viene replicato da un’altra parte.
Senza questa funzione l’operatività di un qualsiasi dispositivo è profondamente azzoppata.
Il problema è che la clipboard memorizza una sola cosa per volta, se fate un secondo copia, quello di prima viene perso.
Su Windows 10 c’è una nuova funzione. 
E’ una roba fighissima
Premete i Tasti WIN+V, dove WIN è il tasto con il logo di Windows.
Si apre una finestrella in basso a destra che vi dice che la cronologia della clipboard, purtroppo, non è attiva.
C’è il tasto per attivarla.
Da ora in poi ogni volta che fate copia, questa cosa viene memorizzata dello storico della clipboard che potete richiamate con la combinazione di tasti WIN+V.

Attenzione!
Se siete avvezzi a fare copia/incolla di password, queste saranno visibili nello storico delle cose copiate. Si possono cancellare, ma attenzione a chi guarda il vostro monitor mentre premete WIN+V

Bene è proprio tutto, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima puntata.
Quest’anno faccio la pausa estiva, la prossima puntata uscirà lunedì 9 settembre, con diretta domenica 8 settembre alle 21:30.
Buone vacanze a tutti voi ascoltatori!

Ciao!